Non di rado, le donne con disabilità rischiano di incontrare nella loro vita uomini apparentemente interessate ad intessere una relazione con loro.

Ci sono diversi uomini infatti che si interessano alle donne con disabilità non perché attratti dalla persona al di là della disabilità, ma perché la menomazione o l’utilizzo dei supporti per l’autonomia rappresenta una fonte di attrazione sessuale.

Il devotismo rappresenta l’attrazione sessuale per le persone che presentano disabilità fisiche.

Un pò di storia: i primi casi

Nel 1700, Sue, anatomopatologo, narrò la storia di un inglese che aveva costretto un chirurgo ad amputargli la gamba sinistra sana. Il primo a parlare di tale comportamento utilizzando il termine “dysmorphophilia” fu Krafft-Ebing (1886). Egli descrisse due casi clinici: un paziente attratto dai piedi sfigurati di una donna e un altro paziente attratto dallo zoppicare di eventuali partner incontrati casualmente.

Le ricerche di Money

Money e collaboratori descrissero due casi di richieste volontarie di amputazione di parti sane del corpo; perché le persone che ne fecero richiesta provavano eccitazione erotica nel vedere il proprio corpo amputato. Nel 2005 First ha studiato un Gruppo di 52 persone che desideravano farsi amputare un arto:

  • il 15% riferiva sensazioni di attivazione sessuale come ragione primaria del desiderio di amputazione,
  • il 52% come ragione secondaria,
  • l’’87% ha dichiarato di essere attratto da individui amputati, con evidente sovrapposizione tra il desiderio di farsi amputare e quello di avere un’intimità erotico-sessuale con una persona amputata.

Voi mi avete reso il più felice di tutti gli uomini mettendo la mia felicità davanti ad un ostacolo insormontabile. Queste parole ti appariranno come quelle di un folle e voi avete ragione a giudicarmi tale se l’uomo più appassionato merita questo epiteto volta. Kevin Wright a fine 900 fu la prima persona a sottoporsi ad amputazione volontaria in scozza ha raccontato avevo questo desiderio già dall’età di 8 anni, io non lo volevo punto non sembravano parte di me punto non sapevo perché ma sapevo che non volevo la mia gamba. Certo che non sono una persona diversa ora, ma adesso ho la felicità e la soddisfazione della vita è molto più stabile, molto più facile.

Gli individui che praticano il devotismo vengono chiamati con il termine devotee.

Essi dichiarano un’attrazione sessuale per donne e uomini che possiedono un’handicap fisico o che hanno subito amputazioni di uno o più arti.

La componente patologica di questo fenomeno risiede e prende consistenza nel fatto che l’interesse è indirizzato solo verso la parte amputata o l’handicap e raramente verso la persona e le sue qualità umane.

Come si sviluppa?

Money ha ipotizzato alla base del disturbo un particolare rigore genitoriale e ambientale di tipo repressivo; in un bambino predisposto permetterebbe di trovare sollievo nella malattia e nella disabilità, desiderio che verrà proiettato sull’altro. Una possibile dinamica del fenomeno devotee rimanda al concetto di castrazione: il fenomeno del devotismo rappresenterebbe quindi una forma di esorcismo dell’angoscia di castrazione messa in atto attraverso la cancellazione di un organo sostitutivo che non siano i genitali.

Categorie di Devotismo

Il fenomeno devotee si sfrangia in 5 categorie ben definite che sono le seguenti:

  • Admirer (ammiratore): l’admirer ha un alto grado di ammirazione e rispetto per le persone disabili. Non presenta aspetti di tipo ossessivo, il suo comportamento è congruo, non bizzarro ed è conforme alle norme sociali. Generalmente l’admirer si può trovare in quelle persone che frequentano associazioni di disabili come volontari.
  • Devotee (devoto): persone che sono affascinate, attratte (anche in termini sessuali), verso persone disabili e i loro ausili. A volte si presentano aspetti di tipo ossessivo con una ricerca continua di immagini e/o di incontri. Può accadere che il grado di fascinazione sia al di fuori del controllo della persona.
  • Pretender (to pretend: fingere): persone che pur non essendo disabili fingono di esserlo. Il loro comportamento viene considerato bizzarro e, se pubblico, soggetto a riprovazione sociale.
  • Wannabe (vorrei diventare): persone che vorrebbero desiderano, a volte intensamente, diventare disabili. Alcuni ritengono che ci sia un grave problema di “schema” corporeo alterato. È considerato fra le quattro tipologie quella a più grave rischio psicologico.
  • Transabled (transabile): questo termine in realtà non sta ad indicare una categoria diversa dai wannabe, Ma è stata coniata da coloro che soffrono di di devotismo perché il termine wannabe mentre il termine trans abile ricalca volutamente il termine transessuale punto sul piano clinico si parla di body integrity identity disorder, e la trans abilità e la condizione che consegue al disperato desiderio – bisogno di essere disabile.

Tipologie di devotismo

Money ha classificato diverse tipologie di devotismo:

  • ABASIOFILIA: dal Greco “βἁσις” che significa andatura, passo, piede” attrazione per la persona zoppa, storpia o incapace di camminare. Prevale nel genere maschile
  • AUTOABASIOFILIA: l’attrazione è rivolta verso se stessi attivando comportamenti come lo zoppicare, apparire storpio o il deformare parti del proprio corpo. Prevale nel genere femminile.
  • ACROTOMOFILIA: dal Greco ἂκροτομέω “tagliare l’estremità” attrazione erotico-sessuale per le persone amputate.
  • APOTEMNOFILIA: dal Greco ἁπό τέμνω che signifca recidere ovvero il forte desiderio di essere amputati
  • TERATOFILIA: Attrazione sessuale verso persone deformi o mostruose

Tutte rimandano al concetto più esteso di interesse sessuale per quell’oggetto inanimato che l’handicap fisico e per la menomazione funzionale da esso derivanti e per il mostrum l’elemento prodigiose portentoso segno terreno del divino. Spesso queste forme di parzialismo corporeo vengono raggruppate sotto l’acronimo DPWE riconoscono dinamiche patogenetiche analogo al feticismo.

Esistono inoltre varie tipologie di devotee: i caster (amante dei gessi), gli amputee (amanti degli amputati/e) e si può dire che sono la maggioranza, i lovercrutch (amanti delle stampelle), i loverwheelchair (amanti delle sedie a rotelle), i loverpolio (amanti dei poliomielitici), etc. etc.

Si tenga presente che spesso il devotee può anche essere un pretender o wannabe: i confini fra le varie categorie non sono mai netti e definiti.