Che cos’è lo school bonding

Lo “school bonding”, letteralmente il “legame scolastico” si riferisce alla “connessione” che uno studente ha con la sua scuola, il personale scolastico e le idee accademiche portate avanti dalla scuola (Maddox e Prinz, 2003).

Rappresenta un concetto chiave in ambito preventivo in quanto è stato collegato a vari risultati di sviluppo e adattamento. Le teorie e i numerosi studi empirici, mostrano come tale legame sia correlato a molteplici esiti delle traiettorie evolutive.

Un mancato school bonding può esitare in:

  • abbandono scolastico,
  • uso di sostanze,
  • comportamenti antisociali e delinquenziali
  • scarso sviluppo dell’autostima
  • scarsa possibilità di accesso alle risorse interne degli studenti.  

La letteratura emerge come il legame scolastico funga da mediatore ai modelli di attaccamento disfunzionale. La relazione tra insegnante ed allievo in ogni ordine e grado scolastico, rappresenta una variabile determinante nell’influenzare le traiettorie evolutive, specialmente per gli studenti che hanno sperimentato attaccamento disorganizzato che altre figure di riferimento possono “riparare”, portando a sviluppi futuri positivi.  

Le teorizzazioni che introducono il costrutto di school bonding nascono nell’ambito degli studi sulla devianza.

Obiettivo primario di queste teorizzazioni riguara la valutazione di quanto i contesti di riferimento dell’individuo incidano nella possibilità che lo stesso attui comportamenti devianti.  

La Teoria del Controllo Sociale

La prima teoria nella quale si delinea e si definisce il legame scolastico è la “Teoria del Controllo Sociale” (Social Control Theory or Social Bonding Theory) di Hirschi (1996). Nel suo libro “Causes of Delinquency” l’autore descrive i diversi legami sociali che gli individui creano all’interno dei proprio contesti ambientali, dalla famiglia, ai coetanei, alla scuola a partire dal concetto di attaccamento di Bowlby.

Hirschi, individua quattro elementi centrali di tali legami:

  • attachment: l’attaccamento o la sensibilità verso gli altri,
  • commitment: l’impegno per un progetto di vita (es. la carriera scolastica o la professione),
  • involvement: il coinvolgimento nelle attività nei vari contesti di vita (dalla scuola, alla famiglia, alle attività extracurriculari, etc.…),
  • belief: le credenze e l’accettazione di valori e norme sociali.

Quanto più questi quattro elementi creano un forte legame sociale, tanto più l’individuo non incorrerà in comportamenti devianti, viceversa se si troverà in contesti che non supportano la conformità alle regole rischierà di incappare in comportamenti delinquenziali.

I contributi di Gottfredson e Hirschi

Una revisione successiva della teoria (Gottfredson & Hirschi, 1990) introduce l’autocontrollo come variabile centrale nella difficoltà di instaurare forti legami, anche all’interno della scuola.

L’individuo mostrerà impulsività, mancanza di sensibilità verso gli altri, scarse capacità decisionali e conseguenti comportamenti devianti. Questa nuova teorizzazione differisce profondamente dalla precedente sulla definizione di legame scolastico: nella prima concettualizzazione si afferma che un legame scolastico scadente contribuisce al comportamento deviante, nella seconda invece si afferma che il legame scolastico negativo è espressione di uno scarso autocontrollo. Queste due teorizzazioni orientano verso interventi preventivi di diversa natura: la prima formulazione di Hirschi suggerisce l’attuazione di azioni che promuovano i legami sociali, mentre la seconda, azioni che promuovano l’autocontrollo e rimuovano l’interesse suscitato dal comportamento deviante.

Altri autori (Cernkovich & Giordano, 1992; Wiatrowski & Anderson, 1987) hanno individuato, all’interno dell’“attachment” due dimensioni diverse:

  • l’attaccamento legato alle esperienze scolastiche generali,
  • l’attaccamento incentrato sulle esperienze con le persone della scuola

La Teoria dell’Apprendimento Sociale di Bandura

Bandura (1977) nella Social Learning Theory (Teoria dell’apprendimento sociale), evidenzia che il comportamento deviante viene appreso e mantenuto attraverso il processo di socializzazione che rinforza il comportamento mediante ricompense e punizioni che provengono dall’ambiente sociale. Le stesse abilità sociali, emotive e cognitive verrebbero acquisite attraverso l’interazione sociale e influenzerebbero quindi la capacità di autoregolazione necessaria per inibire il comportamento antisociale.

Sommer et al. (1994), attraverso una ricerca su un campione di studenti portoricani hanno concluso che la Teoria del Controllo e la Teoria dell’Apprendimento Sociale sono complementari nello spiegare i comportamenti devianti e il ruolo del legame scolastico.

Una ricerca di Akers e Cochran (1985) sull’uso della marijuana tra gli adolescenti ha confermato la complementarità delle due teorie nello spiegare i comportamenti devianti del campione.

Altro contributo importante, seppur non legato allo school bonding, ma più genericamente al legame sociale è rappresentato dalla Teoria dell’Associazione Differenziale di Sutherland (1933), poi ripreso e approfondito da Matsueda (1988) che individua il comportamento criminale e deviante come appreso attraverso l’interazione con le altre persone con cui l’individuo intrattiene rapporti stretti, grazie alla comunicazione verbale e non verbale.

La Teoria del Social Development Model di Catano e Hawkins

Catalano e Hawkins (1996) hanno sviluppato il Social Development Model a partire dalla Teoria del Controllo (Hirschi, 1969), la Teoria dell’Apprendimento Sociale (Bandura, 1997) e la Teoria dell’Associazione (Sutherland, 1933; Matsueda, 1988) nel tentativo di fornire un potere esplicativo agli elementi più forti empiricamente delle teorie suddette e partendo dall’assunto che il coinvolgimento è il prerequisito per stabilire i legami sociali.

Gli autori descrivono tre fattori essenziali per creare legami sociali:

  • le opportunità di coinvolgimento: cioè le occasioni che sono a disposizione dei ragazzi per poter interagire con gli altri;
  • le skills per il coinvolgimento: cioè le competenze, le abilità sociali necessarie per costruire e mantenere le relazioni sociali;
  • il rinforzo per il coinvolgimento: cioè quello che il contesto offre in termini di ricompense e incentivi per iniziare e mantenere il coinvolgimento in un contesto sociale.

Secondo questo modello il comportamento è condizionato da un contesto evolutivamente appropriato: nelle famiglie e nelle scuole in cui l’impegno è diretto alla prosocialità e a linee di comportamento convenzionali viene inibito il comportamento antisociale, di contro se nel contesto familiare e scolastico si sostengono legami antisociali, si attua un meccanismo causale plausibile nel determinare lo sviluppo del comportamento antisociale.