I falsi miti sulla disabilità si sprecano. Quando si parla di disabilità vengono portati avanti, spesso anche involontariamente, vere e proprie fantasie intrise di pregiudizi, stereotipi e vere e proprie discriminazioni. Vediamone alcune:

La disabilità è sempre visibile

Molte disabilità sono invisibili, cioè tutte quelle condizioni mediche che non sono immediatamente evidenti dall’aspetto esteriore di una persona.

Tra questi ad esempio:

  • i disturbi neurologici, come l’epilessia, la sindrome da fatica cronica
  • le malattie croniche come il diabete o la fibromialgia,
  • le malattie autoimmuni come il lupus o l’artrite reumatoide che possono mostrare sintomi variabili nel tempo.

Le persone con disabilità sono sempre dipendenti e sono sempre bisognose di aiuto

Molte persone con disabilità sono indipendenti e capaci di svolgere molte attività quotidiane con o senza supporto. Molte preferiscono l’autonomia e possono gestire molte situazioni da sole. Viviano in una società dove c’è quasi un elogio ad essere indipendenti, non considerando che ciascuno di noi, per propria natura, è dipendente. Ciascuno necessita di relazioni di dipendenza e di scambio con l’altro; non si tratta di una condizione necessaria esclusivamente per le persone con disabilità, ma è parte fondante della vita di ogni essere umano.

Le persone con disabilità non possono lavorare

Purtroppo il tema dell’inserimento lavorativo, in particolar modo delle donne in Italia è drammatico. La percentuale di persone con disabilità che lavorano è molto bassa, ma contrariamente a quanto si sostenga, non dipende dalla loro impossibilità di farlo, ma da un contesto discriminatorio che non mette nelle condizioni di poterlo fare. Di contro vi sono comunque persone con disabilità che hanno carriere di successo e contribuiscono significativamente alla società in vari settori professionali.

La disabilità è sempre permanente

Alcune disabilità possono essere temporanee o possono essere gestite efficacemente con il tempo e le risorse adeguate. Se allarghiamo lo sguardo rispetto all’idea preconcetta di disabilità ci rendiamo conto che quasi tutta la popolazione ha, nel corso della propria vita, fatto esperienza di disabilità temporaneamente.

Le persone con disabilità non hanno una vita sentimentale

Le persone con disabilità possono avere relazioni affettive e famiglie soddisfacenti come chiunque altro. Ancora una volta, la difficoltà nel potersi costruire una vita di coppia e familiare risiede non nell’impossibilità di farlo, ma nel contesto abilista che non riconosce alle persone con disabilità lo status di donna o uomo “degno” di essere considerate partner affettivi e sessuali o in grado ad esempio di ricoprire un ruolo genitoriale

Tutte le persone con la stessa disabilità sono simili

Le persone con la stessa disabilità possono avere esperienze e abilità diverse. E’ importante evitare generalizzazioni, ma sottolineare che ogni persona nella disabilità e oltre ad essa ha le proprie peculiarità che la rendono unica.

Le persone con disabilità non possono partecipare ad eventi sociali

Non vi è nulla che impedisca alle persone con disabilità di partecipare ad eventi sociali, se non purtroppo la società stessa che dovrebbe essere inclusiva, offrendo accesso e supporto per garantire che tutti possano partecipare agli eventi sociali, ma che in realtà presenta quasi ovunque barriere architettoniche, oltre a mantenere vive le barriere culturali, ancor più difficili da abbattere.

La disabilità è sempre causa di sofferenza

Molti individui con disabilità conducono vite appaganti e significative, nonostante le sfide che possono affrontare. Il modo in cui si affronta la vita e le risorse emotive e relazionali che sviluppiamo, al di là delle specifiche menomazioni, sono determinanti nel godere quanto più serenamente possibile la vita.

Le persone con disabilità sono sempre ispirazionali

Esiste un fenomeno definito “inspiration porn” in cui le persone con disabilità vengono prese come esempi da cui trarre ispirazione. Le persone con disabilità desiderano essere considerate nelle loro caratteristiche senza che essere “oggetti” di ispirazione, soprattutto quando ciò che viene fatto non ha nulla di così straordinario.

Una breve riflessione sui falsi miti sulla disabilità

I falsi miti sulla disabilità hanno purtroppo, troppo frequentemente, la forza di autoavverarsi. Se pensiamo che una persona con disabilità “non può” lavorare, vivere una storia affettiva, essere indipendente, e può essere solo sofferente, o paradossalmente avere un’identità solo come fonte di ispirazione, questo è quello che può accadere realmente. Se la persona con disabilità non è considerata di pari dignità e potenzialità di una persona che non presenta disabilità, sarà complesso poter realizzare quanto invece raggiungibile.